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MALNATE - RIFONDAZIONE
.....................................COMUNISTA
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Malnate 11 ottobre 2010
Con le dimissioni consegnate dalla maggioranza
dei consiglieri il 07/09/2010 cade,
con un anno e mezzo di anticipo,
la Giunta Damiani.
Una Giunta che ha deluso le aspettative di tanti cittadini malnatesi che le avevano dato fiducia credendo alle promesse fatte in campagna elettorale e subito tradite.
Tradimento che non può essere attribuito al solo Sindaco ma deve essere equamente ripartito tra tutti i componenti della maggioranza che ha governato Malnate per oltre tre anni (Sindaco, Assessore, Consiglieri Comunali), compresi quei rappresentanti della Lega che, uscendo dalla maggioranza, sono stati decisivi nel farla cadere ma che, non per questo, sono meno responsabili per le scelte fatte in questi anni.
E’ il momento di voltare pagina, è l’occasione (persa nel 2007) di avere un' Amministrazione che metta al centro del suo lavoro la salvaguardia dei cittadini e del territorio.
Per questo Rifondazione Comunista chiede alle forze politiche, alle associazioni e ai cittadini di creare un' alleanza che sia incentrata su due punti fondamentali:
il rafforzamento dei servizi ai cittadini per far fronte alla grave crisi economica che ha colpito tanti lavoratori anche a Malnate e la difesa delle poche aree verdi rimaste partendo dalla realizzazione di un PGT che permetta una volumetria edificabile non superiore al vecchio PRG e la soluzione alla, ormai quasi decennale, situazione della discarica abusiva alla Folla che passi attraverso un ordinanza di sgombero del nuovo Sindaco che obblighi gli attuali proprietari a ristabilire le condizioni iniziali dell’area.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo E. Curiel Malnate
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Malnate 13 maggio 2010........................................................
I COSTI DEL CAPITALISMO LI PAGHINO QUELLI CHE
LI STANNO PRODUCENDO, NON I LAVORATORI!
Sulla Grecia ci stanno truffando.
La vicenda della crisi greca è un esempio da manuale di una grande truffa in cui la speculazione guadagna e i lavoratori pagano. I giornali dicono che i governi europei stanno lottando contro gli speculatori e i mercati finanziari per difendere l’Euro. Si tratta di una balla colossale. In realtà i governi e i mercati finanziari stanno tutti dalla stessa parte contro i lavoratori. Vediamo perché:
In seguito all’attacco fatto dagli speculatori alla Grecia, i governi europei hanno dato un prestito alla Grecia condizionato al fatto che in Grecia si taglino i salari, le pensioni, lo stato sociale. Il governo Greco, con i soldi del prestito pagherà gli interessi sul suo debito a Banche e speculatori, interessi che sono aumentati a causa dell’attacco speculativo. Il governo Greco restituirà i soldi del prestito ai governi europei grazie ai sacrifici imposti ai lavoratori greci. In pratica i soldi del prestito vanno a banche e speculatori e quei soldi li mettono i lavoratori greci.
Dopo la Grecia, i governi europei hanno stanziato 600 miliardi di euro per far fronte ad eventuali speculazioni verso altri paesi e le borse hanno festeggiato crescendo del 10%. E’ evidente che gli speculatori fanno bene a festeggiare perché questo vuol dire che dopo aver guadagnato sulla Grecia, adesso potranno ripetere l’offensiva su altri paesi avendo a disposizione 600 miliardi su cui fare affari. Dappertutto si ripeterà lo stesso scenario:
attacco speculativo su un paese per volta (Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia o Gran Bretagna), richiesta di pesanti sacrifici ai lavoratori per poter accedere al prestito europeo e conseguente versamento del prestito nelle tasche delle banche e degli speculatori.
Si tratta di una truffa colossale che pagheranno innanzitutto i lavoratori dei paesi sottoposti ad attacchi speculativi, ma che avrà effetti negativi sui lavoratori di tutti i paesi. Infatti se si peggiorano le condizioni di lavoro in un paese queste si diffondono anche negli altri.
Ci sono soluzioni alternative: certo!
1)
Il modo più semplice per bloccar questo gioco al massacro sulle spalle dei lavoratori è che la Banca Centrale Europea, quando un paese è sottoposto ad un attacco speculativo, intervenga immediatamente e senza condizioni ad acquistare i titoli di stato di quel paese. In questo modo l’attacco speculativo risulta inefficace, gli speculatori ci perdono e i lavoratori non devono fare nessun sacrificio per ingrassare i banchieri.
2)
L'immediata rottura di ogni rapporto con i paradisi fiscali.
3)
L'immediata nazionalizzazione degli istituti bancari di rilevanza nazionale che sono risultati impegnati in attività speculative
4)
L'immediata modifica del Trattato di Maastricht, sostituendo le politiche restrittive di bilancio, alibi usato per tagliare servizi sociali e pensioni, distruggere diritti dei lavoratori, precarizzare il lavoro, con politiche finalizzate a redistribuire la ricchezza e a creare posti di lavoro, attraverso la riconversione ambientale dell’economia e la riduzione dell’orario di lavoro.
Per questo ci opponiamo a questo piano europeo approvato dal governo Berlusconi e chiediamo ai sindacati di costruire la mobilitazione.
Occorre bloccare questo nuovo attacco ai lavoratori e ai pensionati che oggi avviene in Grecia e domani in Italia.
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----- Original Message -----
From: rifondazione comunista
Sent: Thursday, February 11, 2010 3:57 PM
Subject: Comunicato stampa PRC
Malnate 11/02/2010
A seguito del comunicato del P.D. (10/02/2010) vogliamo ribadire, come abbiamo spiegato durante il secondo incontro del coordinamento, la totale disponibilità di Rifondazione Comunista ad un confronto con tutte le forze politiche, le associazioni e i cittadini che valuti la possibilità di una futura alleanza per le prossime elezioni amministrative.
Ritenendo i temi ambientali, particolarmente quelli legati allo sviluppo urbanistico, prioritari vista la grave situazione nella quale si trova Malnate, pensiamo che il confronto dovrebbe partire proprio da questi.
Questa nostra proposta è stata respinta dal portavoce del P.D. perché, a suo dire, le decisioni sul futuro PGT si potranno fare solo con il futuro candidato sindaco.
Respingiamo, quindi, con forza l’affermazione del portavoce del P.D.: “questo confronto è difficile da avere con chi manifesta aprioristicamente posizioni di chiusura” .
Riteniamo, al contrario, che sia proprio il P.D. ad avere posizioni di chiusura non essendo disposto a mettere in discussione nulla di ciò che ha deciso quando ha amministrato.
Nell’ attesa che qualcuno voglia rispondere a questo nostro appello non ci sottrarremo dal criticare e dall’opporci, per quanto nelle nostre possibilità, al PGT presentato dall’attuale amministrazione che, a scanso di equivoci, riteniamo peggiore rispetto a quello presentato dai loro predecessori.
Fabiola Longo
(Segretaria PRC Malnate) |
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----- Original Message -----
From: rifondazione comunista
Sent: Tuesday, February 09, 2010 2:11 PM
Subject: Comunicatio stampa PRC
comunicato stampa rifondazione comunista
........................................................................................................................................................................................Malnate, 08/02/2010
Sul PD 7 giorni numero 56 il Partito Democratico ha commentato i nostri manifesti facendo notare che non facciamo parte del coordinamento contro il PGT dell’attuale amministrazione e chiedendosi come sia possibile che, sul futuro, non si trovino punti in comune.
Anzitutto nei nostri manifesti evidenziamo come entrambi i PGT (quello di Manini e quello di Damiani) prevedono un notevole aumento di volumetria edificabile rispetto al PRG (circa 15% il primo, circa 20% il secondo).
Questa non è una posizione politica: è un fatto!
Riguardo alla nostra partecipazione al coordinamento, come abbiamo avuto modo di spiegare al coordinatore del P.D., il problema è dato proprio dalle scelte fatte dalla passata amministrazione che non vengono messe in discussione dal coordinamento.
Se le critiche vengono rivolte solo alle aggiunte fatte dalla destra (vedi monte Morone) si avvalla di fatto quanto proposto dai loro predecessori.
E’ ovvio che per noi è inaccettabile.
Saremmo lieti se si trovassero punti in comune che permettessero una futura alleanza tra le attuali opposizioni ma, ad oggi, questi presupposti non ci sono.
La nostra posizione riguardo alla parte urbanistica di un eventuale programma è chiara da tempo: siamo contrari a qualsiasi aumento della possibilità edificatoria in quanto riteniamo che il territorio malnatese non possa sopportare ulteriori cementificazioni.
Se il P.D. intende veramente aprire una discussione con noi non può rimanere sulle posizioni che ha tenuto quando amministrava né aspettare che si arrivi a tre mesi dalle elezioni per provare a trovare un “intesa dell’ ultimo momento”.
Ricordiamo che gli ultimi incontri avuti tra noi e il P.D. (allora Ulivo) risalgono ai mesi antecedenti alle elezioni del 2002, a quegli incontri la nostra delegazione si presentava con punti programmatici da discutere, quella del P.D. a mani vuote.
Ricordiamo anche che, in uno dei primi Consigli Comunali seguiti a quelle elezioni, il nostro consigliere dichiarava di auspicare un avvicinamento tra le forze politiche di centro sinistra che avvenisse sulle scelte amministrative future (purtroppo in cinque anni mai le nostre richieste in campo urbanistico sono state accolte).
Ad oggi quindi non possiamo che ribadire quanto scritto nei nostri manifesti perché riteniamo sbagliato “mettere una pietra sopra” ad un passato che, fra due anni e mezzo, potrebbe tornare.
Auspichiamo che il P.D. (e le altre forze politiche all’opposizione) decida di aprire una discussione con noi che porti ad una visione della crescita urbanistica di Malnate condivisa, se così non fosse continueremo a portare avanti le nostre idee anche se questo dovesse significare (come qualcuno ha scritto su un forum di malnateorg) “essere un partito senza futuro destinato a sparire”.
Per noi onestà e coerenza sono alla base dell’agire politico.
Saluti
Fabiola Longo
(segretaria PRC Malnate) |
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4 febbraio 2010
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